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Metodi di prevenzione

Fluoro, Sigillatura e Cure dentarie

La prevenzione maggiore che possiamo mettere in pratica è attuabile attraverso la pulizia accurata dei denti. A parte questo, gia trattato in questo capitolo, a qualsiasi età si può attuare la prevenzione delle malattie della bocca e dei denti. Tuttavia la prevenzione migliore che si può e si deve realizzare nel bambino è attraverso la somministrazione del fluoro, la sigillatura dei solchi, la cura dei denti già compromessi.

1. Fluoro

È noto che il fluoro rende il dente meno aggredibile dalla carie. Ma il fluoro deve essere contenuto nella composizione dei denti. È importante perciò che la donna assuma fluoro durante la gravidanza. Dopo la nascita del bambino è pure importante che la mamma somministri fluoro al bambino (nel biberon o direttamente in bocca) una pastiglia (fig. 01) al giorno per un periodo di 30 giorni alternato ad un periodo di 30 giorni di pausa e poi ricominciare. Dopo i 30 mesi di età è possibile aumentare la dose di fluoro assunto. È bene somministrare il fluoro ai bambini, a periodi alterni, fino intorno alla pubertà. Il fluoro può essere somministrato al dente anche per via elettrolitica mediante un apparecchio che possiede il dentista. Con questo apparecchio il dentista esegue il trattamento di “fluorizzazione” dei denti (fig. 02). Esso è un processo elettrolitico. Il dentista inserisce un gel a base di fluoro (fig. 02), all’interno di una spugna, avente in sezione la forma di una U (fig. 02), e pone questa spugna in bocca in modo che i denti si inseriscano all’interno della U. Dà in mano al bambino un elettrodo (fig. 02) mentre l’altro elettrodo è inserito nel contenitore (fig. 02) della spugna. Il passaggio di corrente, indolore, innocua ed a basso voltaggio, non collegato alla rete elettrica, in questo circuito chiuso (apparecchio, spugna, denti, mano del bambino, apparecchio) permette la cessione di fluoro ai denti del bambino. Questo trattamento è indolore, non dà nessun fastidio, è innocuo, privo di rischio e molto utile per indurre il dente ad irrobustirsi e divenire resistente alla carie.

2. Sigillatura

L’assunzione del fluoro non immunizza completamente dal rischio di carie. Infatti i presidi di prevenzione devono essere attuati tutti. Solitamente l’area del dente che si caria per prima è costituita dalla superficie occlusale (quella masticatoria) dei molari decidui. La sigillatura dei solchi dentali previene questa evenienza. Il dentista “vernicia” (non è propriamente così, ma il termine rende bene l’idea) la superficie occlusale del dente da latte. Previo un trattamento specifico, inserisce nel solco dentale uno strato sottile di resina liquida bianca (in tal modo si vede, e se la perdesse, si vedrà che manca), che viene immediatamente indurita con una lampada (fig. 3-4). Tale trattamento può essere praticato solo sui denti che masticano (i molari da latte e definitivi, fig. 4), mentre sugli altri denti è superfluo ed inefficace. Tale trattamento ha una durata (se il bambino ha cura dei suoi denti) di alcuni anni. In realtà questo trattamento non immunizza completamente il dente. Infatti esso si può cariare nella superficie fra un dente e l’altro. Questo trattamento previene la carie delle superfici occlusali. Affinché il dente non si cari nelle altre superfici, il bambino (con l’aiuto del genitore) deve attuare tutte le altre regole della prevenzione.  All’età di 6 anni al bambino crescono i primi molari permanenti. Fino a 6 anni il bambino ha 5 denti per fila, per un totale di 20 denti in bocca visibile nel capitolo “Introduzione”. Quindi il primo molare permanente nasce senza che il bambino perda nessun dente. Questo dente, spesso, nasce senza che il genitore se ne accorga ed è il dente numero 6.

3. Cure dentarie

L’errore che spesso i genitori compiono è quello di non preoccuparsi se il loro figlio ha i denti cariati, perché, pensano, che egli presto li cambierà. Il bambino inizia a cambiare i denti dai 5 ai 6 anni di età. Ma a questa età il bambino inizia a cambiare solo i due denti centrali inferiori; gli ultimi denti cambiati sono solitamente i canini, all’età di 11-12 anni. Pertanto il periodo di sostituzione dei denti è lungo, ed durante questo tempo possono cambiare e succedere tante cose. Innanzi tutto il bambino non deve soffrire dolore. Se avesse mal di denti, anche i genitori soffriranno con lui. Inoltre in questo periodo il bambino deve masticare correttamente. È quindi necessario che abbia tutti i denti in bocca. Inoltre il dente da latte permette una crescita della bocca (ossa della mandibola e della mascella) corretta ed armonica con l’aspetto del viso. Se mancassero dei denti sicuramente la crescita del viso sarà alterata e possono generarsi delle malocclusioni. Dopo 6-10 mesi dalla sostituzione degli incisivi centrali inferiori, cambia i laterali inferiori. A 5-6 anni circa cresce il primo molare permanente (dente numero 6, prima gli inferiori e poi, a distanza di 2-3 mesi, i superiori). Dopo i 6 anni cambia i centrali superiori. Intorno a 7 anni cambia i laterali superiori. A circa 9-10 anni cambia i molari da latte (il 4° ed il 5°). Ma spesso questa mutazione dura due anni. A 11 anni cambia il canino e a 12 anni cresce il 2° molare (dente numero 7). A 12-13 anni la dentizione è completata. È quindi auspicabile che i genitori facciano sigillare inizialmente i denti decidui e man mano che crescono i denti definitivi, facciano sigillare anche quelli (fig. 04). Solitamente fino ai 3 anni il bambino non ha i denti cariati. Qualche volta a 4 anni i suoi denti hanno dei crateri enormi. È importante perciò che i genitori portino i propri figli dal dentista affinché questi curi i denti ai bambini (fig. 05-06). Fino a 4-5 anni la cura dei denti è difficoltosa, sia per il bambino che per il dentista. Il bambino ha paura, piange, non collabora. Ma è molto importante che il dentista riesca a curare i denti a quei bambini, che a quella età hanno i denti rotti. Come ho già detto il bambino a 6 anni cambia i denti incisivi (i denti davanti) inferiori, ma i molari da latte rimangono in bocca fino ai 10 anni. Se questi sono cariati, si carieranno anche i primi molari definitivi appena nati (a 6 anni). Se il bambino ha mal di denti, soffrirà, il dentista faticherà a curare quei denti, ed insieme al bambino soffrirà anche il genitore. Un bambino con il mal di denti, non collaborerà con il dentista, renderà praticamente impossibile l’attuazione della cura, e si troverà (ed i genitori con lui) in una situazione veramente angosciosa. A questo punto l’unica possibilità di cura è per mezzo dell’anestesista, che determinerà una leggera sedazione del bambino ed il denista avrà la possibulità di curarlo. Ma questa, anche se in assenza di rischi, comporta delle spese abbastanza importanti, in aggiunta alle spese delle cure. Ed in sedazione non si possono trattare i denti come al bambino sveglio, perché il tempo della cura diventerebbe troppo lungo. Non si può tenere sedato/addormentato il bambino per parecchie ore e, pertanto, alcune volte i denti vanno estratti. Altra soluzione è la cura della carie per mezzo del laser (vedasi trattamenti laser). Se i denti non verranno curati, per negligenza, per paura o per condizioni economiche sfavorevoli, l’evoluzione della carie porterà alla distruzione dei denti (fig 07-08-09). In tal caso i denti andranno sostituiti con delle protesi (fig. 10-11-12) che non saranno mai definitive, di lunga durata e di sollievo dai dolori per chi le porta. La protesi (oggi gli impianti) non sostituirà mai i denti naturali.